Il 2020 è stato, tra le tante cose, l’anno del turismo outdoor.
La pandemia ha avuto un impatto forte sul settore turistico, oltre a modificare profondamente alcune abitudini delle persone, come l’idea di viaggio e le diverse modalità in cui si desidera viverlo.
In risposta alla necessità delle persone di trovare nuove formule per unire le vacanze con il desiderio di stare all’aria aperta, il turismo outdoor nella scorsa estate ha registrato un significativo balzo in avanti.
C’è stata un’attenzione inaspettata e nuova, legata alla promozione di un turismo di prossimità e “domestico”.
Le persone hanno dimostrato di preferire il contatto con la natura, in campagna, in montagna e comunque lontano dalle città, riscattando i lunghi periodi passati in casa tra lockdown e smart working.
Il turismo nei piccoli borghi e di prossimità configura una situazione che, se rispettosa dei territori e delle comunità, può avere ricadute positive su aree interne e poco abitate.
Si conferma quindi che il turismo all’aria aperta è una tendenza in espansione in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio del Turismo Outdoor realizzato da Human Company.
La necessità di un turismo lento e sostenibile anche nell’amerino
I percorsi trekking, se bene organizzati e gestiti, sono un elemento fondante del turismo sostenibile. Uniscono infatti storia, cultura e territorio con la fruizione del paesaggio attraverso l’escursionismo, il cicloturismo, le passeggiate a cavallo insieme alla riscoperta della lentezza e della contemplazione che permettono questi mezzi.
In questo scenario si configura l’esigenza anche per il territorio amerino di avere una infrastruttura verde che potesse accogliere visitatori ed escursionisti, come è stato positivamente registrato per le numerose visite dei pellegrini lungo il tracciato della Via Amerina: un antichissimo percorso che risale al III secolo d.C., rotta fondamentale per la diffusione del cristianesimo che da Veio, a pochi chilometri dalla capitale, giungeva ad Amelia.
Il progetto “sentieri amerini”
La risposta a questa esigenza è il progetto “Sentieri Amerini: vivere il paesaggio. Percorsi tra natura, storia e sapori”.
Il Comune di Amelia, grazie ad un contributo della Fondazione Carit, il CAI di Orvieto e un bel gruppo di volontari stanno realizzando una rete sentieristica di oltre 200 km per valorizzare il patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico del territorio amerino.
Assieme a una mappatura completa e la segnatura dei percorsi – secondo le direttive CAI – saranno realizzate mappe e guide dei sentieri, oltre allo sviluppo di eventi e iniziative di promozione a supporto del progetto.
Il progetto di segnatura è iniziata nello scorso autunno grazie a un nutrito gruppo di entusiasti volontari – tra i quali ci siamo anche noi come gruppo Trekking Monti Amerini – assieme alla preziosa collaborazione del CAI.
I sentieri amerini, le tracce gpx disponibili
La segnaletica su alcuni sentieri è in corso di realizzazione, e solo in alcuni tratti sono presenti sia le bandierine che i segnavia.
Potete seguire tutti gli sviluppi del progetto qui: https://sentieriamerini.wordpress.com/
I tracciati attualmente disponibili potrebbero subire delle modifiche e in attesa di aver completato, anche con paletti e frecce, la segnalazione sul terreno è possibile utilizzare le tracce digitali per orientarsi, sono disponibili in formato .gpx o .kml da scaricare sul telefonino.
Maggiori info qui: https://www.sentieriamerini.it/