La zona dei Monti Amerini è una Zona SIC, sito di importanza comunitaria (SIC), in inglese “Site of Community Importance”, è definito dalla direttiva comunitaria n. 43 del 21 maggio 1992, (92/43/CEE) Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche come Direttiva “Habitat”, recepita in Italia a partire dal 1997.
Le dorsali calcaree dei Monti Amerini, comprese tra Amelia e Montecchio, sono rivestite per la maggior parte da estese e dense leccete, con forme di transizione verso boschi caducifogli collinari di Carpino nero e di Cerro. Sono presenti nuclei di boschi di castagno, prati terofitici, pascoli, arbusteti e lembi di boscaglie igrofile a salici.
Nelle zone SIC IT5220008 Monti Amerini e del SIC IT5220011 Lago di Alviano, che ricade nella Valle del Tevere, Laghi Corbara – Alviano, vi è la presenza di un grande numero di specie animali di notevole interesse. Con l’istituzione della Rete Natura 2000 si sono individuati i Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale caratterizzati da habitat e specie sensibili, classificati e individuati quali elementi fondamentali per la conservazione dell’equilibrio ecologico a livello europeo.
Ad esempio negli habitat di interesse comunitario indicati per area SIC e in Siti Natura 2000 in Umbria ci sono elencati:
- arbusteti a prevalenza di Juniperus communis
- matorral arborescenti di Juniperus spp
- pascoli del Festuco-Brometalia
- pascoli terofitici del Thero-Brachypodietea
- vegetazione casmofitica del Saxifragion australis
- grotte calcaree
- boschi caducifogli del Quercetalia pubescenti-petraeae
- boscaglie igrofile del Salicetalia purpureae
- boschi di sclerofille mediterranee del Viburno-Quercetum ilicis,
dell’Orno-Quercetum ilicis e del Cephalanthero-Quercetum ilicis
Nelle nostre aree di interesse sono indicate la presenza nel SIC di queste specie che sono definite come entità di particolare valore naturalistico:
Cerastium tomentosum L.,
https://it.wikipedia.org/wiki/Cerastium_tomentosum
Erysimum pseudorhaeticum Polatschek
https://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=76227
Malus florentina (Zuccagni) Schneid
https://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=19807
Per il mantenimento dell’area è stata introdotta una procedura che rispetta il principio di sviluppo sostenibile introdotto nella Convenzione di Rio de Janeiro e applicabile anche nel contesto della comunità europea, per garantire l’evoluzione economica e sociale della collettività in coerenza con le esigenze di tutela della biodiversità.
La Direttiva Europea ha introdotto quindi la procedura predisposta per valutare l’interferenza di piani o progetti che possono avere un effetto significativo sugli habitat e le sulle specie di interesse comunitario presenti in un sito Natura 2000.
Si tratta di una procedura per conciliare le esigenze di sviluppo locale con quelle della conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, in cui si vuole porre l’accento sul confronto tra le esigenze ecologiche dell’area e le attività produttive sul territorio e per la mitigazione delle incidenze in relazione ad alcune tipologie di interventi. Ad esempio la messa in opera di campi fotovoltaici e impianti eolici, la realizzazione di infrastrutture, le attività estrattive, la messa in opera di linee elettriche, gli interventi idraulici lungo fossi, fiumi, canali e zone umide la realizzazione di impianti di acquacoltura.
Natura 2000 è sia una rete di siti che una rete di persone, in cui tutti i soggetti coinvolti hanno un ruolo importante da svolgere per la tutela della biodiversità e del nostro territorio.