Una lista di libri da leggere dopo una bella escursione, quando il corpo si riposa e la mente è attenta e rilassata.
Ci si può tuffare nella lettura davanti al camino, oppure seduti comodi anche sotto un albero, con un the caldo oppure un bicchiere di rosso, l’importante è prolungare gli effetti benefici del trekking e approfittare del riposo per amplificare le sensazioni dopo la passeggiata.
Ecco qui una nostra piccola lista di proposte di lettura da “relax post-trekking”!
Buone camminate e buona lettura!
1. La leggenda dei monti naviganti, Paolo Rumiz
È un viaggio di ottomila chilometri che cavalca la lunga gobba montuosa della Balena-Italia lungo Alpi e Appennini, dal golfo del Quarnaro (Fiume) a Capo Sud (punto più meridionale della Penisola). Esso parte dal mare, arriva sul mare, naviga come un transatlantico con due murate affacciate sul mare, e lungo tutto il percorso evoca metafore marine, come di chi veleggiando forse vola – in un immenso arcipelago emerso. Trovi valli dove non esiste elettricità, grandi vecchi come Bonatti o Rigoni Stern, ferrovie abitate da mufloni, case cantoniere e paracarri da leggenda, bivacchi sotto la pioggia in fondo a caverne, santuari dove divinità pre-romane sbucano continuamente dietro ai santi del calendario. E poi parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici come Francesco Guccini o Vinicio Capossela.
2. Umbria: passaggi a sud-ovest. Percorsi a sei zampe nella provincia di Terni
Marco Saverio Loperfido e Marina Vincenti, insieme al cane Bricco, nell’autunno del 2015, intraprenderanno un cammino per gli antichi borghi collinari della Provincia di Terni, passando attraverso tutti i 33 comuni in un mese (ottobre), al fine di promuovere il territorio e il progetto di archiviazione web dei percorsi a piedi italiani.
3. Racconti di penne e di piume del Mediterraneo, Angelo Meschini
Angelo Meschini, ornitologo conosciuto dedica con passione la vita alle osservazioni, principalmente nella sua maremmina. È affettuso e gentile nel descrivere la sua terra, come lo è nel raccontare le ventiquattro specie, raccolte in questa pubblicazione, prima di una trilogia. Un capitolo breve di due, tre pagine dedicate alla descrizione di ogni pennuto, raccontato per immagini di esperienze vissute sul campo: rapide pennellate di sapere che inquadrano i tratti salienti di ogni animale descritto. Non una guida dunque, ma una collezione di conoscenze inedite. Una rassegna di episodi, che danno al lettore la sensazione di esserci in Maremma. Di calpestare i suoli sassosi dei greti in cerca dell’occhione o del caldo afoso estivo, provato nelle lunghe ore di osservazione della ghiandaia marina. La lettura, piacevolissima, scorre veloce e rievoca le uscite che fotografi e birdwatcher condividono. Le sensazioni di sorpresa e incanto che l’osservazione della Natura regala.
4. Il mondo a piedi. Elogio della marcia, David Le Breton
Godimento del tempo e dei luoghi, il camminare è uno scarto rispetto alla modernità. Viaggiare a piedi è un gesto trasgressivo, una potente affermazione di libertà. E’ un avanzare in modo trasversale nel ritmo frenetico della vita moderna. “Il mondo a piedi” propone un modo nuovo di viaggiare, mette in relazione il punto di vista dei personaggi storici quali Stevenson, Sansot e Basho, ponendoli attorno a un tavolo immaginario a scambiarsi opinioni sul senso del percorrere il mondo e la vita a piedi. Una dissertazione che induce a considerare con curiosità un aspetto ormai insolito del viaggio.
5. In viaggio con Erodoto, di Ryszard Kapuściński
Kapuscinski si prende un momento di pausa e riflessione e ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall’infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in India e poi in Cina, senza conoscere niente di quei paesi. Ripercorre i viaggi in Africa, in Egitto, in Iran, poi di nuovo in Africa, rievocando sotto tutt’altra luce e con mano leggera le vicende storiche che ve lo hanno portato. Ci rivela le difficoltà incontrate di fronte alla vastità della materia da dominare, interpretare e giudicare. E, di fronte a queste difficoltà, il suo punto di riferimento, il suo livre de chevet, il testo da leggere e rileggere è sempre stato Erodoto.
6. Nei deserti, Sven Lindqvist
L’autore ci consegna la cronaca del suo pellegrinaggio sulle orme di diversi scrittori dell’Ottocento e del Novecento, che sono stati stregati dal fascino del deserto. Il testo, oltre a essere un resoconto di viaggio, un pellegrinaggio letterario, un’ulteriore denuncia degli orrori del colonialismo, è, a tratti, una confessione autobiografica. Il viaggio di Lindqvist dal Marocco all’Algeria, attraverso il Sahara occidentale, fa riaffiorare nell’autore i ricordi d’infanzia e di adolescenza in Svezia, e gli dà l’occasione per rievocare, fra gli altri, Saint-Exupéry, pilota nella guarnigione francese di Smara nel 1927, Isabelle Eberhardt, che attraversò il Sahara travestita da uomo, e André Gide.
7. Le Piante e il Sacro. La percezione della natura nel mondo rurale della Valnerina, Mario Polia
Il libro è dedicato alle piante impiegate in ambito religioso, o magico, nella tradizione rurale della Valnerina. L’esame è limitato a quarantacinque specie di cui, mediante la ricerca sul campo, è stato possibile documentare l’uso e raccogliere notizie riguardanti proprietà e funzioni. Attingendo al patrimonio della memoria popolare, si è provveduto a comparare i dati raccolti con quelli provenienti da regioni limitrofe e da culture rurali più distanti confrontandoli, allo stesso tempo, coi dati desunti dalle fonti classiche. Il confronto evidenzia una sorprendente continuità culturale che si estende, in modo considerevole, attraverso il tempo e lo spazio.
8. La mia famiglia e altri animali, Gerald Durrell
«Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo, con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i capitoli con loro»: così Gerald Durrell presenta questo libro, uno dei più universalmente amati che siano apparsi in Inghilterra negli ultimi trent’anni. Ma il lettore avrà il piacere di scoprirvi anche qualcos’altro: la storia di un Paradiso Terrestre, e di un ragazzo che vi scorrazza instancabile, curioso di scoprire la vita (che per lui, futuro illustre zoologo, è soprattutto la natura e gli animali), passando anche attraverso avventure, tensioni, turbamenti, tutti però stemperati in una atmosfera di tale felicità che il lettore ne viene fin dalle prime pagine contagiato.
9. Incontri con lo Spirito degli Alberi, Lucilla Satanassi, Hubert Bosch
L’esempio degli alberi per un mondo migliore. Grazie a quest’opera ricca, attuale e suggestiva, abbiamo un’opportunità a cui oggi più che mai non possiamo sottrarci: il ritorno in Natura attraverso l’incontro profondo con gli alberi. Impareremo a guardare e sentire queste generose creature con occhi nuovi e con loro stringeremo una vera e propria amicizia. Gli autori, ricercatori appassionati e veri praticanti del regno vegetale, ci accompagnano a ricontattare lo Spirito eloquente di 13 specie di alberi passandone in rassegna storia, mitologia, aspetti botanici, simbologia e impiego per poi svelarne, con lucido stupore il messaggio specifico dal quale lasciarci adottare.
10. Uomini, boschi e api, Mario Rigoni Stern
In questi racconti Mario Rigoni Stern scrive di luoghi paesani, di ambienti naturali ancora vivibili, di quei meravigliosi insetti sociali che sono le api, ma anche di lavori antichi che lentamente e inesorabilmente stanno scomparendo. Almeno qui, nel mondo occidentale. Nella prima parte leggerete ricordi di tempi assai tristi, quando, da giovani ci trovammo coinvolti in quella che dalla storia viene definita «Seconda guerra mondiale». Leggendo piú avanti troverete anche storie di animali selvatici e di uomini che vivevano e qualcuno ancora vive in un ambiente sempre piú difficile da conservare. I miei brevi racconti non parlano di primavere silenziose, di alberi rinsecchiti, di morte per cancro, ma di cose che ancora si possono godere purché si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare.
11. Appennino atto d’amore. La montagna a cui tutti apparteniamo, Paolo Piacentini
Il viaggio arriva al momento giusto. Una fuga temporanea per uscire dalla routine stanca e inconsapevole e attingere all’energia vitale del cammino. Oltre il velo che offusca i propri desideri, alla ricerca del senso profondo dell’esistere: l’amicizia, l’amore per la montagna, i suoi paesaggi, la sua gente, i luoghi che si spopolano e i giovani che ritornano. Una traversata lungo la spina dorsale dell’Italia, da Nord a Sud, nello splendore delle terre alte. Prefazione di Paolo Rumiz.
12. Tre uomini in barca, Jerome K. Jerome
Divenuto ormai un classico della letteratura inglese, Tre uomini in barca racconta le avventure di tre scapoli nevrotici in vacanza sul Tamigi insieme ad un cane. L’autore rivela gli aspetti più spassosi ed inattesi della vita quotidiana. Egli si limita a raccontare il mondo così com’è, mettendo in risalto assurdità e paradossi di alcuni atteggiamenti comuni che spesso passano inosservati.
Buona lettura e buon relax!